Sara Fadda, catanese di nascita ma giapponese di adozione, è una giovane cantante della casa discografica “Haf Records” con sede a Tokyo. Promessa del mondo j-pop con all’attivo 10 album digitali e 6 cd commercializzati da Amazon Japan.
“Konnichiwa Sara”, come è la situazione lì da te?
Io abito al sud, e la situazione non è così grave come al nord, l’unica cosa che mi viene da dire è “speriamo bene”. Probabilmente ancora in molti non hanno capito la gravità della situazione e il #restaacasa credo sia molto importante e tutti dovremmo rispettarlo
Sicuramente stai riducendo gli spostamenti e passerai molto tempo a casa. Come dedichi il tempo libero?
Sì, in realtà non esco di casa dai primi di marzo, perché non stavo molto bene e avevo una tosse assurda quindi avevo deciso di stare a casa da prima che l’intera Italia diventasse zona rossa, sono andata giusto dal dentista una volta perché non potevo farne a meno.
Comunque per rispondere alla domanda devo dire che prima di essere una cantante jpop sono anche una nerd quindi ne sto approfittando per completare alcuni giochi lasciati in sospeso: come Resident Evil 2 anche se a dirla tutta gioco spesso a Fortnite.
Da ieri invece, siccome la tosse sta passando, ho iniziato a lavorare da casa registrando delle nuove cover inviatemi dalla casa discografica. In Giappone non c’è un vero e proprio “fermo”, quindi il lavoro continua anche per me, ovviamente però tengono conto dei vari imprevisti che si possono verificare anche tra i vari paesi con cui loro collaborano.
Sei una cover singer di successo e con la passione per il mondo giapponese. Come è nata questa passione?
Non direi proprio di successo ma ci sto lavorando per farmi conoscere un po’ di più.
La mia passione è nata alla tenera età di 7 anni, un po’ per gioco direi, guardavo molto spesso un cartone su la7 e alcune reti locali della mia regione, il cartone era Ranma 1/2, era uno dei pochi cartoni dove le sigle erano in lingua originale, c’era anche sanpei con la ending in giapponese.
Ascoltando queste sigle in questa lingua per me stranissima, me ne innamorai subito! Ero anche molto piccola quindi non avevo molte opportunità per approfondire ma, crescendo e utilizzando internet, ho scoperto un mondo tutto nuovo per me, avevo circa 15/16 anni. Iniziai a studiare giapponese e anche a cantarlo, da premettere che canto dall’età di 3 anni, ho fatto molte cose, ma in quell’età forse un po’ per distinguermi dagli altri ero combattuta tra la musica gothic metal e il jpop (ride) non sapevo proprio quale scegliere.
Alla fine non ne scelsi neanche una (ride) fino a quando ebbi l’opportunità di fare un provino, circa 3 anni e mezzo fa, era l’estate del 2016, per la casa discografica dove lavoro adesso “Haf Records“.
Quale è il tuo cartone animato preferito e perché? Quale la cantante preferita?
Il mio cartone preferito è marmalade boy o meglio conosciuto in italia come “piccoli problemi di cuore“, è stato anche il mio primo manga, adoro i disegni di Wataru Yoshitsumi, in seguito comprai anche altri suoi manga.
Il perché? Adoro le storie d’amore ma quella di Miki e Yuu (Yuri) forse è anche troppo travagliata, non so bene il reale motivo ma mi intriga. Comunque non mi piace solo questo genere ma anche altri.
La mia cantante preferita è Misia e devo anche aggiungerne una seconda cantante molto brava: Kokia.
Cosa ti sei promessa di fare appena terminerà questa drammatica situazione?
Per rispondere a questa domanda devo collegarmi ad una delle precedenti, mi dicevi che sono una cover singer, beh’ sì sono conosciuta come cover singer ma soprattutto come jpop singer, ma non voglio fare solo questo, vorrei un giorno affermarmi come cantante quindi sto lavorando ad altri progetti, come, ad esempio, una canzone tutta mia.
Ancora è solo un progetto ma sicuramente quando finirà questa situazione assurda sarà una delle mie priorità.
Un saluto “in giapponese” a tutti i lettori di EmmeReports?
皆様、サラでした
いつも応援してくれてありがとうございます
もっと私のカバーを聞いてくださいね
これからもよろしく♡
バーイバーイ
Sì ok, però ora traducilo in italiano.
Salve a tutti, qui che ha parlato è stata Sara.
Vi ringrazio sempre per il sostegno giorno dopo giorno e ascoltate molto di più le mie cover♡
Bye bye
(nota: non è proprio una traduzione letterale perché in italiano non avrebbe avuto molto senso, ma il succo è questo).
Grazie a Sara che, appena terminata l’emergenza coronavirus, incontreremo nei Comicon di tutta Italia ma, intanto che #restateacasa, ascoltate le sue cover.
di Antonio Melita – EmmeReports