Oggi è Dantedì. Il 25 marzo del 1300, secondo gli studiosi, iniziava il viaggio ultraterreno del “Sommo Poeta” in quell’aldilà narrato nella Divina Commedia.
Doveva essere una giornata interamente dedicata a Dante Alighieri, dove le scuole e l’intera nazione avrebbero reso omaggio al “padre” di Paolo e Francesca, ma l’emergenza COVID-19 ha imposto che tutte le iniziative assumessero una forma virtuale.
La giornata, istituita dal Consiglio dei Ministri in vista del 700° anniversario della morte di Dante nel 2021, quest’anno sarà celebrata solo sul web con letture virtuali in streaming, video con recite di terzine, flashmob e performances virtuali, seguendo gli hashtag ufficiali #dantedì e #ioleggoDante.
E così è un proliferare di appelli a leggere qualche canto de La Comedìa affacciati al balcone, come consigliato dall’Accademia della Crusca o con video sui social, come fatto da artisti di fama internazionale come il palermitano Vincenzo Pirrotta.
Alle 15 Pirrotta, sui suoi canali social Instagram e Facebook, leggerà il V canto dell’Inferno dedicato ai lussuriosi, che vede la bella e tragica storia d’amore tra Paolo e Francesca.
“Amor, ch’a nullo amato amar perdona,
mi prese del costui piacer sì forte,
che, come vedi, ancor non m’abbandona”.
«Il 25 marzo si celebra il primo Dantedì, una giornata che in questa prima edizione non potrà che essere esclusivamente digitale. Oggi più che mai è necessario ricordare in tutta Italia e nel mondo il genio di Dante con una lettura individuale e al contempo corale della sua opera, con un forte coinvolgimento delle scuole, degli studenti in questi giorni impegnati nelle lezioni a distanza… Dante è l’unità del Paese, Dante è la lingua italiana, Dante è l’idea stessa di Italia» ad affermarlo è il ministro dei beni e delle attività culturali Dario Franceschini.
di Antonio Melita – EmmeReports