Dopo la protesta di ieri sera, con il blocco della circonvallazione all’altezza del carcere Pagliarelli i familiari dei detenuti continuano a protestare contro lo stop ai colloqui settimanali.
Si sono radunati all’esterno del carcere salutando a distanza i familiari detenuti che, da qualche giorno, non possono incontrare.
Rosalia è la madre di uno di questi e richiede a gran voce la carcerazione domiciliare come misura urgente per poi arrivare ad una amnistia che risolverebbe, tra le altre cose, anche il problema del sovraffollamento.
“Al momento chiediamo i domiciliari, appena termina l’emergenza possono tornare in carcere” afferma a gran voce sottolineando il fatto che l’utilizzo della mascherina non è previsto per le guardie carcerarie.
Si aggiunge al coro Maria, moglie di un detenuto, che si scaglia contro lo stop dei colloqui: “Molti dicono che sono tra i più tutelati perché sono lì dentro al sicuro dal contagio, ma non è vero perché potrebbero già essere stati contagiati dalle guardie carcerarie che “entrano ed escono” giornalmente”.
“Non sappiamo nulla su eventuali controlli medici, noi dovevamo entrare con le mascherine e loro li abbiamo visti sempre senza” continua Maria “Vogliamo amnistia e indulto per i nostri detenuti, vogliamo i nostri diritti a maggior ragione adesso che c’è il coronavirus”.
“La situazione è sotto controllo”, ha dichiarato la dottoressa Francesca Vazzana, direttrice Casa Circondariale “Antonio Lorusso” – Pagliarelli di Palermo. “È una responsabilità da parte della popolazione detenuta veramente grande, loro hanno canalizzato e stanno canalizzando questo dissenso rispetto al provvedimento che sospende i colloqui, se pur a tempo limitato, con l’astensione del vitto a partire da oggi.” “Gli agenti penitenziari e tutto il personale viene sottoposto a screening prima di fare accesso all’istituto penitenziario”, ci tiene a sottolineare la direttrice, “Per obbligo di legge non indossano mascherine, a meno che non ci sia un caso accertato. E fortunatamente non abbiamo ancora casi di Coronavirus al Pagliarelli”.
Questa mattina la protesta dei detenuti si è allargata anche al carcere Ucciardone.
Di Antonio Melita & Francesco Militello Mirto – EmmeReports