“E sembra un sabato qualunque, un sabato italiano” cantava nel 1983 Sergio Caputo continuando con un “Il peggio sembra essere passato” che sembra richiamare il lavoro di “riqualifica” delle attiviste del MIS (Movimento Italia Sociale) a Punta Barcarello.
Siamo all’interno di una vera e propria oasi naturale, quella di Sferracavallo, che alterna viottoli pieni di rifiuti, insoliti Trullini e residenti alla ricerca di qualche ora di relax.
Siamo davanti ad un progetto “volontario” che ha preso vita l’8 febbraio scorso e che terminerà il 21 marzo quando, a detta del Segretario Provinciale Maria Laura Franzò “Se non avremo una risposta, ci faremo sentire”.
E la loro è una domanda abbastanza semplice: poter ridare a Palermo quel “piccolo paradiso” dimenticato dall’amministrazione regionale (per la parte riguardante il demanio marittimo) e da quella comunale perché “Sferracavallo è Palermo, non una cosa a parte” rimarca la Franzò.
“Di tanto in tanto, se non fosse perché ci vedono lì a pulire, passa anche la RAP, limitandosi però a svuotare qualche cassonetto” continua il Segretario Provinciale del MIS che punta il dito anche contro l’inciviltà della gente “Ci sta anche chi vedendoci raccogliere i rifiuti getta ugualmente per terra fazzoletti”.
“All’inizio abbiamo trovato una vera e propria discarica, abbiamo trovato anche pericolosi fusti con imprecisati liquidi al loro interno” afferma Maria Laura Franzò che, in questo sabato, ha avuto una compagna di lavoro eccellente: Carmela Mocera, vedova dello storico esponente della destra palermitana Roberto Miranda.
La signora Carmela, armata di guanti e sacco nero, non ha lesinato forze nel raccogliere ogni forma di rifiuto perché “In fondo è un vero scempio lasciare che la bellezza si rovini, che Punta Barcarello si rovini”.
Appuntamento quindi al prossimo sabato, per evitare – sempre a detta di Sergio Caputo – che “il fetido cortile ricominci a miagolare“.
di Antonio Melita – EmmeReports