Si è svolta stamani, 10 febbraio, a Palermo la commemorazione del Giorno del Ricordo organizzata dagli esuli istriani, fiumani e dalmati, svolta intorno alla Stele di Villa Martiri delle Foibe, per “conservare e rinnovare la memoria della tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle foibe, dell’esodo dalle loro terre degli istriani, fiumani e dalmati nel secondo dopoguerra e della più complessa vicenda del confine orientale”.
Alla manifestazione, tenutasi in via Bianchini 42, alle ore 10:00, hanno partecipato, oltre gli esuli, il Leoluca Orlando, Giuseppe Giammalva, il viceprefetto Eleonora Giarrusso, Raul Russo a nome dell’assessore al turismo, il colonnello Salvatore Vullo a nome del generale di Divisione Maurizio Angelo Scardino, il comandante provinciale vigili del fuoco Agatino Carrolo e tutte le associazioni combattentistiche di Palermo e della provincia, insieme a delle classi dell’istituto scolastico Einaudi Pareto e del Leonardo Scaiscia e tanti civili tra cui Giampiero Cannella che, nella precedente amministrazione comunale concesse lo spazio dedicato.
“Non siamo qui per ricordare, il ricordo è un nome, una data, un nome, un luogo. Noi siamo qui per fare memoria.” così il sindaco Leoluca Orlando ha testimoniato stamani alla manifestazione degli esuli.
“Il ricordo è freddo mentre la memoria ti inquieta – continuai sindaco – e siamo qua per inquietarci ponendoci alcune domande come il perché per tanti anni il silenzio su una “sciagura nazionale”, come detto dal presidente Mattarella”.
“Siamo qui – conclude il primo cittadino- per interrogarci su cosa sia il rispetto verso l’altro. La presenza istituzionale del comune di Palermo vuole fare memoria evitando il rito vuoto del ricordo.”
La giornata del ricordo 2020 photo gallery
Di Giorgia Gorner Enrile – EmmeReports